mercoledì 18 dicembre 2013

03/12/13 - 07/12/13 - Angkor Wat

Oplà! Cerchiamo di farla breve in quanto ho passato 3 giornate su 5 a razzolare tra i monumenti e siccome sono indietrissimo e non mi ricordo i nomi dei templi la taglio corta. 
Partiamo: prima di arrivare a Seam Reap mi fermo una mattinata a Battambang. Non ho il tempo di esplorarla ma fortunatamente trovo un mago in grado di ripararmi gi occhiali. In pratica mi sostituisce alla meno peggio una stanghetta con un'altra tarocca. Prezzo 50 cent good. Riprendo in direzione Seam Reap dove all'arrivo mi ritrovo con Reyhan ed altri ragazzi con cui facciamo presto gruppo: Thi e Jochen. Primo giorno un pò al cazzeggio tra guesthouse, very cheap, e centro. La città devo dire che non mi è piaciuta, il centro è la cosa più turistica mai vai vista, un sacco ristranti overpriced e tanti turisti che si comportanto da tipici farangs..inoltre è pieno di scams: ad esempio il primo giorno un bambino mi implora di comprargli del latte, acconsento ed entriamo insieme in un negozio ma una volta li vuole prendere due barattoloni di latte in polvere nestlè per il costo di 50 euro.. ma siam pazzi? Finisce che mi tira un pugno nello stomaco.. La sera si fa gruppone in ostello e andiamo a mangiare in un ristorante italico non-italico super costoso.. Pizza 4 formaggi e birra 11 dollari, ma siamo strapazzi??? Ho chiuso con il centro ma tuttavia passiamo una bella serata anche se sono cottissimo dal viaggio e dalla malattia. Finiamo la serata nel pub "Angkor What?" in allegria.

Viaggiare in solitaria? Ecco cosa significa :)
Dal giorno successivo iniziamo in 4 l'esplorazione delle rovine. Decidiamo per il biglietto di tre giorni a 40 dollari; costoso ma tutto sommato ne vale la pena anche se 3 giorni si rivelano un pò troppi e 1 giorno (20 euro) sarebbe troppo poco. Il complesso principale di Angkor è a circa 10-15 km dalla città mentre altri complessi sono più distanti e necessitano quindi di mezzo motorizzato per essere raggiunti. I primi due giorni quindi ce li facciamo in tuk tuk a prezzo prefissato; l'autista sembra simpatico anche se è un cazzone..tanto che infatti alla fine mi fa anche incazzare in quanto, il secondo giorno, vuole tornare a casa prima e farci saltare il tramonto dal tempio.
Passiamo al pezzo importante: i monumenti. Innanzitutto la storia: l'impero Khmer, semisconosciuto da noi forse perchè non è durato poi tanti secoli, ha dominato, circa un migliaio di anni fa, per intero l'indocina sottomettendo tutti i popoli vicini (il nome del paese Siem Reap significa infatti "Thai sconfitti" o qualcosa del genere). Angkor era quindi la capitale immensa di questo impero, crollato circa 700 anni fa. Dopo l'abbandono della città tutta l'area è stata fagocitata dalla giungla fino alla sua riscoprta avvenuta un secolo fa. Quello che resta oggi della città sono solo i templi in quanto erano gli unici edifici costruiti in pietra. 
L'impatto che si ha alla vista dei templi "minori" è gia devastante..dire che si rimane a bocca aperta è dire poco. L'immensità dei complessi rende persino il foro romano un'opera quasi modesta (!!), mi rendo infine bene conto del perchè dicono che l'Angkor sia in assoluto uno dei più importanti monumenti al mondo. Ma iniziamo con una prima carrellata di foto.



How big a tree can grow?

Love this feeling
Come si può immaginare camminare tra queste rovine regala una sensazione di alienazione molto particolare. Più vado avanti e più mi rendo conto che l'Angkor non è solo pietra, buona parte della sua bellezza proviene dalla natura. Inizio quindi ad immaginarmi come deve essere stato un paio di secoli fa, immerso completamente nella giungla, e mi chiedo se sia giusto eseguire un restauro che tenta di ricostruire si le pietre nella forma originale eliminando però la componente naturale della giungla se non per i pochi alberi monumentali rimasti. Ovvimanente se ci fosse la giungla non ci sarebbe il turismo di massa ed il complesso sarebbe quindi raggiungibile solo da pochi avventurieri armati di machete e amaca. Sarà una cazzata ma questa opzione la preferirei di gran lunga. Back to the roots.
Dopo questo primo excursus monumentale ritorniamo al discorso cittadino. Quando sono da solo vado spesso a mangiare alla "Vitking House", una sorta di ristorante nella zona universitaria in cui servono parecchia roba vegetariana in stile cinese. I prezzi sono estremamente bassi (meno di 2 dollari per una portata principale), no farangs here, mi fa ridere pensare che sono solo a 500m dal centro. 



Il quarto giorno mi sveglio in coma, sto malissimo, ho la febbricciola da ormai una settimana e una debolezza sfiancante. Decido di saltare la visita ai templi e prendermi giornata libera. Inizio ad andare in paranoia per la questione malaria e decido quindi di andarmi a farmi vedere da un dottore. Mi affido ai tuk tuk ma è una causa persa, il primo mi porta in un centro dove mi voglion fare costosissime analisi.. gli altri mi danno continuamente indicazioni alla cazzo di cane quando gli chiedo dove posso trovare una clinica. Finisco per girarmi il centro da febbricitante per i fatti miei. Alla fine rimedio non una clinica ma un laboratorio analisi, mi convinco a fare Malaria e Dengue a 17 dollari..fortunatamente entrambe negative. Alla fine si rivelerà solo una banale ma pesante influenza che non se ne vuole andare a causa dei continui spostamenti che spesso mi impongo!!! Ah dimenticavo, finalmente ho fotografato una particolarità tutta cambogiana..cioè quella di tappezzare le strade dell'intero stato con cartelli politici del partito socialista. Come dire se non hai la tv un modo per entrarti in testa lo troviam lo stesso!!!

Engels, Marx e Lenin in versione cambogiana. When Pol Pot is not enough.
Saluto i ragazzi che se ne vanno tutti in Vietnam mentre io resto un giorno in più per finire la visita ai templi. Sto giro mi sento meglio e vado deciso affittando una bici, una merda di bici. Finisco praticamente le energie pedalando e mi ritrovo il pomeriggio a dormire sopra le pietre dei monumenti..non che questi si lamentino particolarmente. Dedico questa giornata ai due monumeti principali: Angkor Wat e Bayon. Anghkor Wat è MASSIVO da far paura. Grande quanto uno stadio e completamente in pietra, diviso su più livelli, è impressionante.. tuttavia non è il mio tempio preferito, troppa componente umana e troppo poca nature. Discorso diverso per Bayon..il tempio è molto più piccolo ma è al centro di tutto il complesso, probabilmente il più significativo tra quelli visitati. Ci sono decine e decine di facce giganti che guardano in ogni direzione.. la sensazione di imperscrutabilità e mistero che questa roccia trasmette è notevole.


Angkor What?
Massivo..
Faccione

Chiudo qui il discorso! Questo è l'ultimo aggiornamento dalla Cambogia, dopodichè si torna in Thailand. Dopo due mesi di hardcore traveling sono abbastanza sfinito.. e sinceramente dopo un pò di tempo tutto questo perde un pò il senso. Ho veramente bisogno di trovare una nuova dimensione del viaggio. Decido di dedicare quindi il prossimo mese a qualcosa di diverso..ancora da inquadrare anche se ho in mente diverse cose che vorrei sperimentare. A presto.

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