giovedì 6 febbraio 2014

19/01/14 - 27/01/14 - Pushkar e Bundi

Next destination Pushkar, un tranquillo villaggio sulle rive di un lago (sacro, come sempre..). Il viaggio è di sole poche ore di treno da Jaipur, niente sleeper class questa volta...in compenso si rompe il treno. Arrivo la sera accolto da una marea di gestori di guesthouse che vogliono propinarmi le loro offerte a prezzi stracciati. Tuttavia la mia strategia è sempre quella di tirarmi giù il nome di una struttura già prima di arrivare e quindi di dire loro che ho già una prenotazione, anche se non è vero, e che non intendo perdere tempo a visitare altre guesthouse..soprattutto considerando che ho zaino e chitarra in spalla.
Mi dirigo al Krishna Palace, una struttura enorme..sembra un harem! Mi danno la stanza più economica (meno di 2 euri), minuscola ma pulita. Mi faccio subito amico il cuoco, Prem! Un uomo un pò schizzato che cucina di tutto in maniera superfast (troppo..) senza badare troppo al pelo nell'uovo.. Curiosando nel menù inizio ordinando una pizza..mi arriva una naan con sopra dei vegetali misti e del formaggio pessimo fuso =_=.
Passo le giornate in maniera molto relax passeggiando intorno al lago e per il bazaar.. oltre i pellegrini indiani che si immergono nel lago, nel paese c'è un discreto numero di occidentali hippieggianti (no mass tourism, no giovincelli (età media molto elevata) e comunque a livello di numeri è una frazione minima rispetto al numero di indiani). Per la prima volta sono in un posto in cui è possibile mangiare anche cose non-indiane anche se poi spesso finisce che si rimane delusi molto dal cibo internazionale. Da notare che essendo luogo sacro absoloutely niente carne e niente alcool! Per culo reincontro Karuna, un ragazzo spagnolo conosciuto a Varanasi, passiamo i pomeriggi a bere Chai e suonicchiare insieme ad altri due ragazzi tedeschi tra le sponde del lago e nei baracchini che vendono falafel. Questo posto è un'oasi (con i pro e i contro) rispetto il resto dell'India.

Le scalinate sacre di Pushkar da cui i pellegrini fanno il bagno nel lago

Mucca on the waters
Essendo finalmente stabilitomi in un posto per più di 2-3 notti ho la possibilità di fare un pò di trekking nelle ripide montagnole disseminate attorno al paese. Per la prima volta mi rendo conto di quanto le case di questo posto siano arabeggianti, segno che effettivamente mi sto avvicinando veramente alla vecchia europa. Mi faccio tre "vette", in particolare la salita al colle con le bbandiere è gustosa, quasi da arrampicata. Cerco di fare un pò di moto per controbilanciare gli effetti della grassissima cucina indiana ma gli sforzi sono pressochè vani e finisco quasi sempre per riempirmi manco dovessero macellarmi a pasqua. Devo dire che mi mancano non poco i ritmi estivi di pedalata/corsa.. Il clima.. di giorno è fantastico, un tepore tardo primaverile godurioso..di notte è invece freschello ma neanche troppo; siamo a livelli di quasi-deserto, niente a che vedere con l'umidità di Agra (o della farm a Pai!).

Il tempio sorge ad est. Pushkar sullo sfondo.

Colle interessante! Bella sfacchinata!
Con dei thali del genere è impossibile non essere all'ingrasso.. (c'era pure la crepe alla nutella inclusa..)
Dopo quasi una settimana di permanenza decido di farmi una notte in trasferta a Bundi, a 6 ore di bus da qui. Prima esperienza con il bus locale.. Viaggio tellurico (scossoni da ribaltarti) attraverso le campagne, il paesaggio rurale è abbastanza atroce, pieno di monnezza in questa zona. Alcune aree sembrano completamente in mano ai cani selvatici, che osservo mentre spolpano corpi di vacche che hanno visto giorni migliori. Il bus ferma e devia in ogni paesino possibile, ovviamente sono l'unico occidentale e tutti mi guardano come se avessi tre occhi.. ma  d'altronde è comprensibile visto che alcune di queste persone forse non sono mai andate oltre il loro paese e non hanno mai visto un non-indiano.

E ci si ferma in ogni cazzo di villaggio.
Arrivato a Bundi ho davanti a me una vista da togliere il fiato. Un paesino superpittoresco completmente blu sovrastato da un palazzo ed un forte impressionanti. Il posto è abbastanza fuori dai percorsi turistici, non c'è quasi nessuno a visitare il palazzo. La visita è fantastica...a differenza di altri posti questo monumento è totalmente abbandonato a se stesso e chiuso al pubblico in molte aree invase da pipistrelli. Il risultato è quasi spettrale (qualcuno famoso ha descritto il palazzo come opera di goblin più che di umani) ma dona al palazzo un'atmosfera che toglie il fiato..posso dire tranquillamente che un posto del genere poteva essere usato per film quali il Signore degli Anelli al posto di usare modellini e computer grafica..

Impressive Bundi...
I parrot del palazzo
Mattina successiva vado in visita al forte. Questo monumento, per quanto ancora in condizioni decenti, è totalmente "ritornato alla natura", circondato da piante e popolato da animali. Sono l'unico umano presente in tutto il colle, nessuna guida o guardiano.. stare qui in solitaria mette più di un brivido dietro la schiena, mi armo di bastone visto che mi sembra di essere dentro il film "Il Pianeta delle Scimmie" (e dei cani selvatici..). Lo stato di conservazione di questo monumento mi fa venire in mente a come potrebbe essere stato visitare Roma un migliaio di anni fa, quando i palazzi ed i templi antichi erano ancora semisepolti e visti come qualcosa di stregato dalla popolazione del tempo.

Escher

Il forte abbandonato
Finita la gita me ne torno a Pushkar in cui mi rituffo nelle mie "comodità": suonicchiare in camera, fare un pò di sport ed escursioni, qualche visita agli amici (ritrovo pure Jessica!) e qualche chiacchera, tanto cibo (Nizam regna!!!!) e tanto cazzeggio. In particolare le serate le passo spesso in hotel in compagnia di Prem (il cuoco..), Francesca, Guido e Laura (un salutone!!!)...ebbene si, tutti italiani!!! Come detto passo tantissimo tempo da solo, tranquillo ed in un posto molto rilassato. L'atmosfera di festa spensierata stile "The beach" delle prime settimane in Thailandia mi sembra di averla vissuta anni ed anni or sono...mi sembra di vivere in una bolla di sapone in cui tutto mi sembra terribilmente lontano nel passato (ma allo stesso tempo certi ricordi e mancanze sono sempre più pesanti). 

Impossibile suonare in pace, una foto dietro l'altra.. Ah, è la chitarra che ha trovato me.
Prima di concludere un altro paio di "avventure"! La prima è che affitto una moto per un dia insieme ad un paio di ragazzi germanici. Non andiamo lontanissimo, d'altronde le strade sono da incubo, ma ho la possibilità di entrare in contatto con persone che vivono fuori dai centri abitati..e infatti veniamo subito assaliti letteralmente da una scuola intera. Inoltre, durante una pausa a bere Chai in un villaggio, mi rendo conto che qui molte cose non sono mai arrivate.. dalle fotocamere (e qui uno può dire "ok") alle cose semplici quali il Drum..persino un accendino è visto strano (usano i fiammiferi di solito, cheaper).
La seconda dis-avventura la vivo uno degli ultimi giorni..sotto pressione di tanti locals decido di partecipare alla famosissima "maratona di Pushkar" per "una città più pulita". Vado carichissimo alle 7 di mattina in pantaloncini e maglietta pronto a partire ed invece mi ritrovo a dover aspettare un'ora al freddo ad ascoltare infiniti discorsi in hindi. Insomma alla fine siamo 5 turisti e 3-4mila indiani; la gara è una farsa nel senso che mi rendo conto che è più un evento per i bambini (che ti corrono tra le gambe e passano ovunque) che una gara ma tutto sommato è piacevole, con le persone che lanciano i fiori dai templi e una tv locale che mi intervista (!). Ogni giorno ce ne è una :)

L'assalto al farang
Running free finally!
Chiudo, saluti e grazie.

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