mercoledì 19 febbraio 2014

28/01/14 - 03/02/14 - Jodhpur e Jaisalmer

Lascio Pushkar, sono already 10 giorni che sono qui...il tempo vola e ancora mi sento come se non ho visto niente! Decido di lasciare per continuare il tour del Rajhastan..in particolare verso Jodhpur, la città blu, e da li Jaisalmer, la città gialla. Altro viaggio della speranza alle 7 della mattina su un pullman locale e, una volta giunto, tuk tuk fino ad una guesthouse vicino al forte. Gran sfacchinata con zaini stracarichi di merce comprata a Pushkar su per le salite della città. Il complesso città + forte mi ricorda tanto Bundi anche se qua è tutto in scala amplificata in quanto la città è molto più grande. Il forte è impressionante, si staglia enorme sulla cima di una montagna al centro della città. In realtà ho poco da dire su Jodhpur, ho passato 2 giornate a suonare in camera e fare il tour gastronomico dei ristoranti del posto. Mi rendo conto che i ristoranti di "un certo livello" effettivamente usano molto meno olio rispetto quelli economici e risultano quindi più godibili per me. Purtroppo la cucina stree-food in india è ciccionissima..fatta di soli fritti.. ed anche i dolci sono dei bocconcini di zucchero puro in pratica :( Tra i ristoranti visitati segnalo il "Nirvana", in cui mangio le kofta (polpette veg) con pomodoro più buone finora. Un pò deludente invece il cafè in cui tutti dicono ci sia il miglior Lassi dell'India; a me non è parso nulla di speciale. Altra nota: essendo qui il turismo ancora poco sviluppato non esistono locali western-style. 

???
L'ingrasso...
Decido, nonostante il prezzo-salasso di 400 rupie, di andare a visitare il forte vista la bella esperienza vissuta a Bundi. La struttura del forte è veramente bella e la vista che si ha della città è magnifica..tuttavia rimango deluso dalla visita che si rivela molto turistica e troppo in stile museo. Tutto il complesso è stranamente asettico e pulito, davvero curioso per l'India. In definitiva la visita si rivela quindi molto diversa da quella avventurosa vissuta a Bundi :(

Vista dal forte...no words!
Il tempo rimanente lo passo a girare tra i vicoli della città, un labirinto in cui è facilissimo perdersi. Vengo inseguito da un gruppo di cani rabbiosi ma l'assalto è solo verbale fortunatamente. 

^_^
La sera suonicchio con un ragazzo spagnolo che mi da la dritta buona su dove alloggiare a Jaisalmer. Parto rapido (su bus turistico stavolta!), man mano che procedo il panorama diventa sempre più desertico ed il clima sempre più rovente. Jaisalmer è nell'estremo ovest dell'India, a pochi kilometri dal confine pakistano. Il mio viaggio da oriente mi ha portato quasi a toccare infine quello che, ai tempi di Alessandro Magno, era considerato il confine ultimo del mondo per noi occidentali..il fiume Indo (o giù di li..), in cui egli si è spinto combattendo contro i regni indiani del tempo (l'avrete visto il film "Alexander" no? :P). Sono quindi sulla soglia di casa in un qualche modo!
L'arrivo a Jaisalmer è a dir poco polveroso, c'è sabbia ovunque! Alloggio presso Artist Lodge, una guesthouse gestita da un gruppo di fratelli e cugini molto giovani e da una donna austriaca (saluto Karim, Elias e Gabi!). Il primo giorno lo passo da turista ad esplorare il bazaar principale ed il castello, una struttura in pietra gialla che non so perchè ma mi ricorda in parte Gradara ed in parte, ancora una volta, qualche videogioco della mia infanzia.




I ristoranti dei dintorni non sono niente di che, quei pochi che sono a stampo internazionale sono mediocri e troppo costosi, questo a causa dell'interesse del turismo di massa verso questo paesello sperduto nel deserto (motivo: tour coi cammelli..). Di curioso c'è da segnalare la presenza massiccia di militari; essendo vicino al confine infatti qua si concentrano tantissime basi nel deserto..avevo una mezza idea di andare in moto fino al confine ma mi hanno messo in guardia che avrei rischiato di passare dei guai ai checkpoint.
Le serate le passo con la mia nuova famiglia nella guesthouse, gli ospiti sono pochi ma l'atmosfera è ottima, nel giro di un giorno mi ritrovo a passare gran parte del tempo con i gestori a dire cazzate e cucinare insieme! Ufficialmente cucino solo per me stesso ma alla fine preparo un pò per tutti (ho fatto un risotto che spaccava!).

Cooking Dhals!
Un giorno vengo invitato ad andare nel deserto a visitare una loro proprietà; una sorta di resort-guesthouse in costruzione nel mezzo del nulla. Accetto con piacere, preferisco queste cose spontanee che riservano mille sorprese piuttosto che un tour col cammello che non avrei fatto comunque. Andiamo in jeep e lungo la strada carichiamo una decina di bambini usciti da scuola. Andiamo (in 15..) fino ad un villaggio che è appunto quello originario dei ragazzi. Mi sembra di essere sbarcato in un documentario della national geographic, è tutto ancora incredibilmente autentico. Prima di ripartire ci beviamo un Chai e proviamo anche a mettere in moto una vecchia Enfield (marca di moto popolare qua in india). Seconda tappa la guesthouse..che altro non è che un insieme di pile di mattoni che impiegheranno parecchio prima di evolversi in edifici veri e propri. Me ne vado a zonzo per il deserto, che noto essere tra l'altro disseminato di centrali eoliche.

In 15 sulla jeep!
Village life


Enjoying
Tra le altre esperienze da segnalare (e ce ne sono parecchie qui a Jaisalmer!) voglio almeno ricordare il moto-day. Come al solito il prendersi in affitto una moto ti regala dei momenti di libertà assoluta..prima tappa vado a Khuldra, un paese abbandonato da 300 anni in cui mi intrattengo con il guardiano e suo padre a valutare una serie di monete e banconote da tutto il mondo che i turisti lasciano come regalo. Gli lascio pure io delle monete thai che ho ancora con me (mi chiede se gli lascio la banconota da 20 dollari, se!). Procedo quindi con la moto verso ovest, la strada è fantastica, probabilmente in quanto di importanza militare. Noto intorno a me un paesaggio completamente piatto e non troppo sabbioso..tanto che decido di abbandonare la strada e spingermi offroad finchè posso. 

Incontri!

Non così piatto il deserto qui! Sembra di stare su marte!! Decido di parcheggiare..
Wow!!
Concludo: qui a Jaisalmer ho vissuto sicuramente alcune tra le esperienze più belle e autentiche..e tutte con persone del posto. Avrei dovuto rimanere un pò di più effettivamente ma nella checklist mi ero segnato di andare a far volontariato, a seguito di vari consigli, in una struttura a Bikaner, direzione nord a 7 ore da qui.
Il blog è indietro come i gamberi.

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