giovedì 24 ottobre 2013

Day 12 - 16 - Ko Phangan

Si cambia rotta! Si passa dal mare Andaman al golfo della Thailandia, sull'isola di Ko Phangan. Ad aspettarmi alla traversata c'è un forte maltempo..è il monsone che torna ad imperversare da queste parti.
Purtroppo la presenza di questo permane per tutta la durata della mia tappa, quindi non posso dire di essermela goduta al 100% anche se non ha piovuto così spesso, è solo che manca il sole :V
L'arrivo al molo è subito da delirio: i taxi pronti in batteria vengono presi d'assalto, e siccome il modo in cui si è disposti a sedere mi ricoda quello di una camion militare aperto, sembra di assistere ad una scena di "Salvate il soldato Ryan"..
Direzione Haad Rin, luogo in cui tra qualche ora mi attende il famigerato Fullmoon Party, una delle feste di questo tipo più grandi al mondo. Incotro le ragazze, ci dirigiamo dopo qualche ora over there.
Mi faccio dipingere la faccia da un ragazzo che è già più in la che di qua (bel disegno, bravo) e giù in spiaggia. Incontriamo anche Gerry e consorte, altro ragazzo di Riccione con cui passo la giornata successiva.
Ad aspettarci sono un km di locali sulla spiaggia. C'è chi parla di 25000 persone ma secondo me sono di meno visto che ci si riesce anche a ritrovare tra la folla ogni tanto. Riesco a ribeccare pure i ragazzi francesi!!
La serata mi parte storta con un forte mal di pancia ma verso le 5 mi passa e riesco a godermi quindi la parte migliore della festa.
Che dire del Fullmoon: come festa non è male anche se la maggiorparte dei locali suona roba troppa commerciale per i miei gusti (anche se ogni tanto sparano qualche chicca techno stravecchia). Dovrei provare l'Halfmoon o altre feste di derivazione che sono più dure e pure.





Rimaniamo in spiaggia fino le 10-11 di mattina sotto il diluvio per poi finire a dormire sul pavimento della camera delle ragazze un paio d'ore. Su suggerimento di Gerry prendiamo un bungalow al "bar" che si rivela essere il "Rainbow treehouse", il posto più polleggiato mai visto.
Situato sulla costa sud di Ko Phangan il locale è un insieme di bungalow sulla spiaggia con adiacenti alcune strutture abitative dei gestori ed il famoso bar. Il tutto mescolato con un aria contadina data dalla presenza di numerosi polli e galli che razzolano liberi. Il centro di gravità è il bar, una grossa struttura in legno rialzata sulla spiaggia in cui ci si rilassa sulle amache ascoltando reggae e mangiando ottimo cibo.
In questo famoso bar finirò per passarci varie mattine, pomeriggi e sere...quasi tutto il mio tempo sull'isola...è troppo bello. Sembra di stare in una comune più che in una sorta di "resort".




Il primo giorno lo passo in coma a recuperare dal Fullmoon..il giorno dopo Gerry scappa già a Bangkok mentre io decido di restare al bar. Affitto uno scooter, mi sparo una bottiglia di gasolio e parto direzione giungla a cercare delle fantomatiche cascate.

Banane e gasolio


L'isola è grandina, io sono nella costa sud che è quella che ospita i bungalow "da battaglia" e le feste. Detta così può sembrare una merda, in realtà a differenza di altri posti si respira ancora un aria molto fricchettona con il turismo di massa non ancora arrivato.
La costa ovest è quella con i resort, quindi la meno interessante. Le rimanenti due coste sono quasi completamente selvagge e destano ovviamente la mia attenzione. Ma ritorniamo al motorino... non sto a elencare tutte le cose viste in due giorni ma posso dire che le cascate non sono niente di che :)
Cosa da segnalare è la guida nella giungla dell'isola: da paura a dir poco. Le strade interne, tutte sterrate, sono ridotte ammerda dopo le piogge, tocca fare degli slalom allucinanti tra solchi profondi anche 20-30 cm, gudare acquitrini e altro.. Prima di partire avrei detto di non voler guidare in condizioni così, ma qua i pericoli ti sembrano totalmente secondari rispetto ai benefici e divertimenti che se ne traggono. Vivere quà è cosi, ogni giorno si presenta un nuovo ostacolo, una paura o comunque una caratteristica del nostro "essere occidentali". Dipende solo da noi il volersi adattare o meno.
Rinunciare ad adattarsi significa non godersi nemmeno il 50% delle cose che ci sono qua. Ad esempio rinunciare al motorino sarebbe come togliermi l'ossigeno, bloccato in un posto a dipendere dai taxi. E, seguendo la stessa logica, una volta che hai il motorino come fai a non andare in esplorazione nei posti più selvaggi??

Guidare in ste condizioni è francamente stancante!!

Ganesha and is proud son

Il tempo non passato sul motorino lo passo al bar. Qua mi aggrego a molti ragazzi anglosassoni a matrice principalmente sudafricana. Chiaccherate infinite in due serate stupende, le più belle da quando sono arrivato in Thailandia.



Sono veramente al top dell'umore... un pò mi piange il cuore a lasciare Ko Phangan e a lasciare il bar...per ora il posto che mi sono goduto di più. Non sono le spiagge ne l'acqua ne le feste a rendere quest'isola speciale..ma è l'atmosfera spontanea e verace che ancora si respira. Sarà che sono stato molto fortunato con la sistemazione trovata ma ho passato dei momenti indimenticabili.

Miss u bar!!!

Voglio riportare un pò di info tecniche sparse:
- Dopo una decina di giorni sono riuscito a stabilizzare la spesa totale a 25 euro al giorno (1000 baht). Diciamo un 25% per la camera, 25%-35% cibo + cagatine + poca birra, 40-50% trasporti/escursioni. E' facile arrivare a 35 euro se si inizia a bere o fare acquisti.
- Gli italiani non esistono quasi. Ne avrò incontrati si e no 2-3 in 2 settimane se escludo quelli che in qualche modo conoscevo già!!! Questo perchè il fenomeno dello zaino in spalla da noi non è diffuso (anzi si è considerati degli svitati..). Ma la vera tristezza è pensare che invece a Pukhet e Pattaya di italiani è pieno. No comment!!!

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